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Ricordando Gigi

Nel 1997 Gigi era tra coloro che fremevano per poter concretizzare la propria volontà di aiuto a chi vive nella povertà di mezzi, sia per nutrirsi sia per curarsi. È così che, in mezzo ad un gruppo di medici rientrati da Paesi africani, decideva di impegnarsi nel Comasco per diffondere l’idea di solidarietà e raccogliere fondi per la ong che proseguiva le attività sanitarie in alcuni paesi africani, Medici con l’Africa, che allora aveva il nome di CUAMM

La sua è stata una presenza costante, a volte silenziosa, a volte imperiosa, soprattutto quando doveva richiamare il gruppo alla coerenza negli intenti.

È stata una presenza preziosissima, per la sua competenza tra bilanci da far quadrare nella forma e sostanza, soprattutto perché i compagni di strada, sanitari, erano disavvezzi, disorientati e, proprio, “persi” nei meandri della finanza, anche se di basso livello e ridotte esigenze, come richiesto alla nostra Associazione.

La vita non gli ha risparmiato momenti tragici, ma non ha mai perso tenacia e desiderio nel sostenere chi doveva vivere tragedie quasi quotidiane per mancanza di fondi, come nei paesi africani, di cui gli amici del gruppo gli raccontavano.

La sua assenza ora è diventata un motivo in più per provare a continuare nel cammino intrapreso e che Mungu akubariki (come direbbero in Tanzania).

Ciao Gigi.

 

Per Dora, che rimani con noi:

Alessandro D’Avenia, nel suo libro “L’arte di essere fragili”, ci racconta una verità scoperta attraverso Giacomo Leopardi cui il libro è co-dedicato:

La soluzione al dolore è dentro la stessa vita: aprirsi al dolore e abitarlo, come una stanza del nostro cuore (…) Raccontavi la stessa solitudine, ma non la fuggivi, rimanevi e conferivi a quel dolore una direzione, gli davi forma e una casa di parole, perché è il dolore informe che schiaccia l’uomo.”

Noi ci siamo, Dora. Un abbraccio.

 

Il singolo muore per sempre, ma in qualche modo ha scalfito la morte (ovvero sfidato la natura) se ha contribuito a questa marcia dell’umanità, al compito di solidarietà

per la costruzione di un mondo

giusto, pacifico, alla pari.

Telmo Pievani - Finitudini

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