
Nessuno nasce odiando qualcun altro per il colore della pelle, il suo ambiente sociale o la sua religione. Le persone odiano perché hanno imparato a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto.
Nelson Mandela
Migrantes june 2023
Purtroppo le notizie spesso tragiche non mancano sull'argomento.
Non desideriamo concorrere con chi della notizia fa una professione.
Riportiamo qui alcuni riferimenti significativi o insoliti sull'argomento in questione e riportiamo solo l'incipit più frequente sulla strage di Kalamata- Grecia
(...) La Guardia costiera greca ha lasciato, per sua stessa ammissione, che il peschereccio andasse alla deriva, fino al naufragio, con la scusa ufficiale che «la barca non chiedeva di essere assistita» e che «ogni tipo di intervento brusco avrebbe potuto causare un incidente».
Sulla banchina del porto di Kalamata, gli operatori umanitari che assistono i naufraghi continuano a ripetere: «È possibile che i morti siano fino a 600». Intanto fanno la spola tra le tende dove i sopravvissuti vengono interrogati dalle autorità...
Immigrazione: il governo italiano vive fuori della realtà
(di Anna Bredice dalla newsletter di RadioPopolare marzo 2023)
C’è il paese reale e poi c’è un governo che pensa di alzare i muri contro gli stranieri chiudendosi in una sorta di stato di autoconservazione. Oggi questa distanza si è resa evidente su un tema simbolo della destra, l’immigrazione. Dopo un’ora dall’inizio del click day sono arrivate sul sito del Viminale 238 mila domande di datori di lavoro che cercano lavoratori stranieri nei settori più diversi, in maggioranza nell’agricoltura, poi nel turismo e nelle costruzioni. Il sito è andato in tilt, come era prevedibile, perché le richieste arrivate in un’ora sono quasi il triplo del numero di domande stabilito dal governo, 82 mila. Tanto che la ministra del Lavoro già in mattinata aveva dovuto ammettere che bisognerà riaprire i flussi già nei prossimi mesi. Non era quindi tanto lontano quel numero sfuggito al ministro Lollobrigida, di 500 mila lavoratori da far entrare in Italia. Un numero che altri nel governo avevano ridimensionato subito perché faceva a pugni in quei giorni con l’assenza di umanità mostrata dal governo a Cutro, Meloni che non c’era, le parole di Piantedosi, ma il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida sapeva bene che le associazioni di categoria, la Coldiretti e altre ancora, dicono di aver bisogno di 200mila persone da impiegare nelle regioni del Nord Est già prossimamente per la raccolta della frutta. E lo chiedono ancora oggi, così come 50 mila richieste nel turismo, tra alberghi e ristoranti. È questa la realtà, un Paese che in molti settori appoggia la propria forza e l’economia su una manodopera di persone straniere, che nello stesso tempo continuano a partire, trovando in Italia i porti chiusi.